Le pietre sono scrigni preziosi, custodiscono segreti e memorie. Possono restare in silenzio per secoli ma poi, all’improvviso, per magia, cominciano a raccontare. Dal ventre della terra sono emerse storie di uomini e donne che hanno scavato le sue viscere in lotta per il pane quotidiano. Minatori e metallurghi, alchimisti, venuti spesso da molto lontano che hanno portato in superficie minerali e cristalli. E poi hanno smesso perché c’è un tempo per tutto. Dalla loro fatiche e dalle loro ricerche nel sottosuolo è nato il Geoparco.
Il Parco Miniere Lagorai, mettendo in rete i geositi e i musei del territorio, ha tracciato un percorso che permette di raccontare la storia della Valle tutta intera. Ogni sito, ogni museo rappresenta un’epoca. Dall’età del Bronzo fino ai giorni nostri.
Scoprirete cadini e canope, gallerie verticali e orizzontali, che sprofondano verso il centro della terra, cave e poi sentieri, seguirete le vene di galene argentifere e gusterete pietanze antiche e tradizionali.
Percorsi tematici per grandi e piccini, laboratori, ricostruzioni storiche, spettacoli e poi passeggiate indimenticabili dentro e fuori la superficie della terra. Buio e luce, memoria e futuro. Arte, cultura e natura. Immaginate con noi la nostra storia. Troverete tracce della vostra. Memoria collettiva e turismo ecosostenibile per un’avventura di straordinaria bellezza..
La storia millenaria delle miniere si è conclusa negli anni ‘60 del secolo scorso e le uniche attività di coltivazione ancora attive nell’area del futuro geoparco sono ora quelle legate alle cave per l’estrazione del Porfido Trentino Lastrificato e per piccola parte a quelle di dedicate all’estrazione di pietre ornamentali di natura carbonatica.
Il piccolo eremo di Tenrabi aveva una campanella preziosa, che scatenò l'attenzione di alcuni ladruncoli.
Scopri di piùI boschi e i pascoli di Palù e di Fierozzo erano abitati da un omino curioso. Era vestito di bruno e portava un grande cappello verde. E' lo Sperkmandl dei Paludani e lo Sperkbisn dei Fierozzani.
Scopri di piùNei tempi antichi, il Monte di Palù brulicava di minatori. Erano venuti da lontano scavavano l'oro e abitavano ai Campi, la casa più vecchia del luogo. Era gente strana, misteriosa, che cantava singolari canzoni.
Scopri di piùSanta Colomba era un piccolo villaggio di contadini e pastori nel mezzo dell’Altopiano del Calisio.
Scopri di piùUn progetto ambizioso e condiviso: il PML vede protagonisti circa 20 comuni trentini, con la città di Trento e le comunità dell’Alta Valsugana-Bersntol e di Cembra. Insieme per valorizzare un territorio e la sua millenaria vocazione mineraria.
Scopri di piùDove abita lo gnomo delle Miniere? Entrate nella sua casa: il museo S Pèrgmandlhaus per conoscere la storia dei minatori provenienti dal Tirolo, che per secoli hanno ricavato rame da queste montagne, e il loro rapporto con la popolazione locale.
Nella Valle dei Mocheni o Bersntol (Valle del Fersina) i segni dell’attività mineraria del Cinque-cento sono scalfiti in modo indelebile nel paesaggio e nell’immaginario collettivo della Valle.
Il Trentino è da sempre terra di confine e di avvicendamento di popoli. Le antichissime tribù dei Reti hanno lasciato tracce di preistorica presenza umana sul territorio trentino probabilmente già a partire dalla fine del III millennio a.C..
Questa Porta del Parco è sempre aperta qui a 1440 m. s.l.m. tra l’Altopiano di Pinè e la Valle dei Mocheni, dove nel 1979 in modo casuale è emersa una delle aree archeologiche più alte d’Europa e una delle più importanti fonderie preistoriche di tutto l’arco alpino.
Questa Porta si apre direttamente sull’ingresso della monumentale miniera di pirite attiva fino al 1964. La principale galleria, dal suadente nome Leyla, era un tempo adibita al trasporto in superficie del materiale estratto.
Per immergervi in ciò che avreste solo potuto immaginare, abbiamo ricostruito una miniera esattamente così come l’hanno vista i nostri minatori fino agli anni ’60, quando l’estrazione si è conclusa.
La passione e la dedizione dei gemelli Lino e Mario Pallaoro, cercatori, collezionisti, esploratori, esperti di minerali famosi anche all’estero, hanno alimentato con vivacità questo museo, particolarmente adatto alle famiglie con bambini.
Visitare Casa Porfido significa immergersi in una dimensione fatta di storia e tradizione. È l’universo del Porfido Trentino, una pietra per l’architettura, che decora case, riveste strade e piazze di tutto il mondo.
Continua il tuo viaggio con i Geotrekking, itinerari pensati per farti apprezzare i paesaggi geologici che il territorio del Parco offre:
In tema di paesaggi geologici non può poi mancare un’escursione nel parco fluviale della valle di Centa per godere di un giacimento di selvaggia bellezza e scoprire la piccola gemma delle cascate di Valimpach.