I giacimenti metalliferi e quelli di pietre ornamentali sono le risorse del sottosuolo che rendono unico il territorio del futuro geoparco.
I giacimenti metalliferi del futuro geoparco presentano contesti geologici diversi, per giacitura e/o roccia incassante, ma sono quasi tutti legati, direttamente o indirettamente, all’attività vulcanica che si è sviluppata nelle diverse fasi orogenetiche che hanno coinvolto le rocce che ora troviamo esposte nelle nostre montagne.
Quasi tutti giacimenti metalliferi ricadenti nel territorio del futuro geoparco sono di genesi "filoniana" legati cioè a mineralizzazioni riferite ai filoni idrotermali di vario grado che tagliano il Basamento metamorfico o interessano alla base la successione del Gruppo Vulcanico Atesino e la loro formazione è collegabile all’intrusione di età permiana (Permiano inf. (275 MA) del corpo granitico di Cima d’Asta (Vuillermin, 1964; Perna, 2000).
Diverso contesto geologico e diversa genesi hanno invece i giacimenti metalliferi di Calceranica e Vetriolo e quelli dell’altopiano del Calisio.
Le mineralizzazioni di Calceranica e Vetriolo, di forma lenticolare e concordanti con la scistosità delle rocce del basamento metamorfico in cui si trovano, si sono formate in seguito a processi esalativo-sedimentari sviluppati contestualmente alla formazione dei sedimenti delle rocce del basamento.
Questi tipi di giacimento nella letteratura geologica sono indicati come Volcanogenic Massive Sulfides (VMS) e la loro formazione è collocata tra l’Ordoviciano superiore e il Siluriano Inferiore (450-430 Ma).
Le mineralizzazioni dell’altopiano del Calisio sono invece collocate in forma di banchi mineralizzati strato-concordanti nei sedimenti del membro di Tesero della Formazione di Werfen (Triassico inferiore, 250 Ma).
Nella letteratura geologica giacimenti analoghi a quelli del Calisio sono indicati come strata-bounds, i processi che hanno portato alla loro formazione possono essere vari e l’origine della concentrazione di minerali sotto forma di banchi ha una genesi ampiamente dibattuta e variamente interpretata.
Oltre ai giacimenti metalliferi, coltivati nelle antiche miniere, sono presenti importanti giacimenti di pietre ornamentali dai quali vengono estratti il Porfido Trentino Lastrificato, ricavato dalle rocce vulcaniche effusive della Formazione di Ora appartenente al Gruppo Vulcanico Atesino e le varie qualità di pietre ornamentali carbonatiche di diverse colorazioni provenienti dalla formazione litologica di origine sedimentaria del Rosso Ammonitico Veronese.
Queste ultime rivestono ormai un’importanza che è solo storica in quanto la produzione attuale di Rosso Trento è limitata all’unica piccola cava ancora in attività sulla collina di Trento.
Il marmo Grigio Perla veniva invece estratto da alcune piccole cave situate nell’alta Val di Centa.