CALCERANICA
Sulle rive del lago di Caldonazzo, il comune conta 1361 abitanti. Il torrente Mandola, immissario del lago, divide il centro abitato tra Mandola a sinistra e Calceranica a destra. L’area vanta insediamenti di epoca preistorica e poi romana: lungo la strada per la frazione Campregheri, si trovano i resti di antichissimi forni fusori risalenti all’età del Bronzo finale (900-1200 a.C.).
Calceranica è citata nei documenti a partire dal 1184: la pieve e con quella di Borgo, la più antica della Valsugana: la chiesa è anteriore al 1208.
Nel rione Màndola si trova l’antichissima chiesa di Sant’Ermete, risalente al VI-VII secolo, sorta su un luogo consacrato alla dea Diana.
Fino al 1964 era attiva una miniera di pirite; nominata per la prima volta in un atto del XVI secolo come miniera di rame e ferro (si ricavano anche piccole quantità di oro e argento), venne rilevata e industrializzata nel 1929 dalla Montecatini per la produzione di acido solforico.
Calceranica rappresenta un sito minerario di storica e attuale importanza: è inoltre un sito turistico in continua evoluzione, che rappresenta oggi una delle principali realtà di attività mineraria industriale.
La Miniera di Calceranica, posta sulla sponda del Lago di Caldonazzo, offre oggi la possibilità dell’ingresso in miniera attraverso la galleria Leyla.
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